Sommario
La certificazione
l’evoluzione del mercato Il
mercato sta evolvendo verso: -
una sempre maggiore apertura e quindi una concorrenza sempre più estesa
e attiva -
una competizione sempre più spinta sulla Qualità e sui prezzi. Per
restare competitivi bisogna costantemente migliorare il rapporto Qualità/prezzo:
fornire cioè maggior valore a minor costo. Per
rimanere sul mercato le aziende devono adeguarsi alle crescenti e sempre nuove
esigenze dei clienti e quindi devono costantemente: -
ridurre i costi -
migliorare la qualità dei prodotti (cioè le caratteristiche dei
prodotti e la loro durata nel tempo, l'assenza di difetti, la purezza,ecc..) -
elevare la qualità del servizio reso ai clienti (cioè la tempestività
e puntualità nell'evasione degli ordini, la prontezza e chiarezza delle
informazioni, l'assistenza post- vendita, ecc..). -
arricchire la gamma di servizi offerti, per soddisfare sempre nuove
esigenze Il
cliente sceglie il fornitore fra diversi concorrenti, il cliente è sempre più
competente ed attento al rapporto qualità/prezzo e vuole sapere a priori con
precisione e chiarezza, cosa riceverà , quando e come, e quanto gli costerà Esigenza
assoluta per l’azienda per restare in affari, e quindi l’obiettivo
fondamentale della Qualità, è: LA
SODDISFAZIONE DEL CLIENTE
Come
soddisfare le esigenze del cliente?
Il
cliente insoddisfatto è perduto, perché non tornerà da noi. Inoltre parlerà
male di noi, facendoci perdere altri potenziali clienti.
Potrebbe
anche reclamare, provocando costi
imprevisti.
Per
soddisfare i clienti, bisogna prima capirne le esigenze ed essere poi in grado
di soddisfarle.
Cioè
bisogna essere in grado di fare bene: -
gli studi di mercato: capire cosa vogliono i Clienti dei nostri prodotti
e gli utenti dei nostri servizi -
lo studio dei prodotti e dei servizi: fornire ciò che i clienti e gli
utenti richiedono, a costi più bassi possibili per vincere la concorrenza -
la messa a punto dei processi aziendali, cioè di tutte le attività
necessarie a preparare e fornire i prodotti ed i servizi -
la conduzione delle varie attività e delle varie operazioni secondo
quanto specificato -
i controlli e le verifiche che quanto avviene in azienda sia conforme
alle aspettative -
le eventuali correzioni, riparazioni, ecc., in caso si verifichino
inconvenienti, errori, problemi inattesi, ecc. -
le vendite: la proposta commerciale e la sua negoziazione; un buon
rapporto con il cliente; correttezza ed aggiornamento del catalogo e delle
fatture, ecc.
Tutto
ciò richiede mezzi, metodologie, una adeguata organizzazione e la capacità e
la volontà di tutti di far bene le cose di propria competenza. Il
sistema Qualità
Per
Sistema Qualità si intende l’insieme: -
delle strutture organizzative e delle responsabilità -
delle metodologie, procedure, istruzioni operative -
delle risorse umane e dei “mezzi tecnici
che l’Azienda impiega per assicurare la soddisfazione delle esigenze
dei propri clienti.
Se
il Sistema Qualità dell’azienda è adeguato al conseguimento della
soddisfazione dei clienti, l’azienda è affidabile e i clienti possono
sceglierla con tranquillità. Il Sistema Qualità dell’azienda può
considerarsi adeguato solo se è almeno conforme alle normative UNI EN ISO 9000,
valide a livello internazionale. Tali normative descrivono le caratteristiche e
i criteri che devono essere rispettati dal Sistema Qualità.
Le
norme UNI EN ISO 9000 danno indicazioni circa: -
il ruolo della direzione, il ruolo degli specialisti della qualità, il
ruolo del personale dell’azienda nel campo della qualità -
i criteri sui quali basare le strutture
organizzative per la qualità e il Sistema Qualità -
i criteri da seguire per la prevenzione degli
inconvenienti -
la definizione delle caratteristiche dei
prodotti e servizi e le precauzioni da prendere in sede di vendita per
eliminare il rischio di malintesi -
lo sviluppo e l’avviamento di nuovi prodotti e servizi -
la conduzione dei processi e delle attività -
la realizzazione e il controllo dei prodotti e
dei servizi -
la scelta, l’uso, la buona conservazione
degli strumenti di lavoro e misura -
l’acquisto di materiali e prestazioni, la
scelta dei fornitori; i controlli relativi -
le movimentazioni, gli immagazzinamenti, gli imballaggi, la
conservazione, le spedizioni ecc.
-
la
identificazione e la rintracciabilità dei prodotti
-
la
gestione degli inconvenienti, degli errori, dei difetti; la gestione dei reclami
da parte dei clienti
-
le
azioni correttive, cioè le analisi per capire
cosa ha causato l’inconveniente e come poter evitare che si ripeta -
le metodologie per ottenere un continuo
miglioramento dei risultati aziendali al fine di restare competitivi -
addestramento del personale -
l’assistenza post-vendita -
la revisione annuale del sistema qualità, per verificarne
l’adeguatezza -
l’uso di tecniche statistiche per effettuare
verifiche e valutazioni attendibili al minimo costo e per dominare la
variabilità.
La
certificazione ISO 9000
La
Certificazione ISO 9000 consiste in un
attestato
che viene rilasciato da un apposito Ente Certificatore.
In
ogni nazione esistono Enti Certificatori specializzati per settore di attività
e accreditati internazionalmente.
Ciò
comporta il riconoscimento ufficiale della
Certificazione in tutti i paesi aderenti all’ISO (Intemational
Standardization Organization): Organizzazione per gli Standard Internazionali).
La normativa emessa dall’ISO è stata assunta come propria dalla Comunità
Europea diventando una norma europea (EN), poi dall’UNI, che è
l’associazione italiana degli enti che fanno le norme.
L’attestato
certifica che il Sistema Qualità dell’Azienda è conforme alla normativa UNI
EN ISO 9000 e che quindi l’Azienda è in grado di fornire prodotti e servizi
di adeguato livello qualitativo.
La
Certificazione non garantisce la qualità dei
singoli prodotti e dei servizi, i quali in effetti non vengono sottoposti
a specifica valutazione da parte dell’Ente Certificatore.
La
certificazione accerta solo l’esistenza di strutture organizzative adeguate;
di responsabilità ben definite; di metodologie, procedure, istruzioni operative
idonee, ben documentate e conosciute dal personale; di mezzi di controllo
adeguati, ben tarati, ben conservati; di personale professionalmente preparato,
ecc
Ma
da una Azienda siffatta si può comprare con tranquillità, perché degna di
fiducia.
La
garanzia della qualità di un certo tipo di
prodotto è fornita dal “Marchio Qualità” (IMQ, CE, tra i più noti,
insieme ad altri, che viene rilasciato da altri enti (ad es. 1MG, Istituto
Italiano per il Marchio dl Qualità), dopo aver effettuato prove tecniche sul
prodotto in questione. lI “Marchio Qualità” riguarda però solo quel tipo
di prodotto, e solo il rispetto di alcune prescrizioni che si riferiscono per
esempio alla sicurezza, all’igiene, ecc.
La
Certificazione ISO 9000 riguarda invece
tutta
l’azienda, sia l’Amministratore Delegato che tutti coloro che, per qualunque
ragione, condividono le sorti dell’azienda.
Il
“Marchio Qualità” non garantisce per esempio l’assenza di difetti di
esecuzione.
La
documentazione del sistema
Qualità
La
Certificazione del Sistema Qualità comporta
che esso sia adeguatamente documentato.
La
documentazione del Sistema Qualità fornisce una completa descrizione del
sistema stesso e riporta per iscritto tutte le prescrizioni che devono essere
rispettate nello svolgimento delle varie attività.
La
descrizione e le prescrizioni del Sistema
Qualità
sono raccolti in quattro livelli, agganciati tra di loro e con dettaglio
progressivamente crescente:
1.
Manuale della Qualità: Descrive sinteticamente il Sistema Qualità
dell’Azienda ed è rivolto ai responsabili delle varie funzioni
aziendali.
2.
Procedure generali: descrivono più esplicitamente come devono essere
condotte le varie attività: per es. gli acquisti, i controlli, i
trasporti ecc. Corrispondono ai vari Capitoli del Manuale Qualità e sono
rivolte ai capi a livello esecutivo.
3.
Istruzioni Operative: prescrivono in
dettaglio come agire in ogni caso specifico:
4.
Moduli di registrazione dei dati della
Qualità: sono rapporti sui quali si trascrivono i risultati dei vari
controlli e più in generale tutti i dati riguardanti la qualità. Servono per
documentare come sono andate le cose, per fare statistiche, studi ecc.
A
cosa serve la documentazione
del
Sistema Qualità?
Quando
si deve fare una cosa, per ottenere
buoni
risultati bisogna: •
in primo luogo studiare bene cosa fare e
come farlo •
in secondo luogo fare le cose con accuratezza esattamente come si è
prima pensato di farle.
Nell’Azienda
molte cose vengono fatte ripetutamente e magari da più persone. Bisogna
allora ingegnarsi per farle nel modo migliore e con risultati per quanto
possibile costanti. Coloro
che preparano la Documentazione del Sistema Qualità, studiano i metodi migliori
da seguire.
Se
chi lavora si attiene rigorosamente ai metodi prescritti, allora i risultati
saranno costantemente quelli attesi: si avrà la massima qualità e la massima
efficienza.
I
clienti, direttamente o tramite gli ispettori
dell’Ente Certificatore, esaminando la Documentazione del Sistema
Qualità, possono accertarsi se le metodologie sono state studiate bene. Possono
poi anche verificare, visitando l’azienda, se queste sono conosciute
e scrupolosamente rispettate.
Se
tutto è a posto, il cliente può essere ragionevolmente tranquillo circa la
qualità del prodotto e del servizio che riceverà.
Come
si ottiene la certificazione
Per
ottenere la Certificazione ISO 9000 bisogna adeguare il proprio Sistema Qualità
alla normativa UNI EN 180 9000.
Cioè
per ogni punto della norma: -
si deve verificare se esiste una procedura
aziendale per realizzare quanto prescritto e se la si sta effettivamente
rispettando -
se non la si sta rispettando bisogna provvedere alle modifiche del caso
(modifiche organizzative, modifiche di metodologie di lavoro, ricorso a
strumenti diversi, istruzione del personale addetto, ecc...).
si deve documentare come devono essere fatte le cose, mediante il Manuale
Qualità, le Procedure, le Istruzioni Operative, i moduli di raccolta dati -
si deve diffondere in azienda la
conoscenza
della documentazione sopra
elencata
e si deve addestrare il personale a fare le cose in conformità a quanto
prescritto in tale documentazione.
L’Ente
Certificatore prima esamina il Manuale
Qualità,
poi invia uno o più ispettori, i quali verificano, direttamente sui posti di
lavoro, l’adeguatezza delle procedure, la loro conoscenza da parte del
personale, la loro corretta applicazione.
Se
l’esame è superato, l’Ente Certificatore rilascia l’attestato.
Gli
ispettori ritorneranno di tanto in tanto (normalmente una volta l’anno) per
verificare che Il Sistema Qualità sia sempre attivo ed efficiente.
Le
verifiche ispettive
La
Certificazione è valida per un periodo di tempo indeterminato. La sua validità
è però soggetta all’esito positivo delle venefiche ispettive annuali che
l’Ente Certificatore effettuerà. Gli ispettori dell’Ente Certificatore
effettuano un’ispezione per essere sicuri che la normativa UNI EN ISO 9000
venga rispettata, per verificare che il Sistema Qualità sia sempre adeguato
alle esigenze del settore e che la qualità stia costantemente migliorando in
azienda.
Nel
frattempo il mercato diventa continuamente sempre più esigente e le tecnologie
impiegate nei processi produttivi sempre più sofisticate: il Sistema Qualità e
la sua documentazione ne dovranno tenere conto, adeguandosi.
Per
essere sicuri che la normativa UNI EN ISO 9000 venga continuamente rispettata da
tutti, la normativa stessa impone all’azienda: -
la preparazione di alcuni ispettori
interni -
la effettuazione sistematica di verifiche
ispettive da parte dei suddetti ispettori -
la compilazione di una procedura sulle
modalità di effettuazione delle verifiche ispettive interne.
Le
verifiche ispettive interne servono: - ad accertare l’idoneità della documentazione del Sistema Qualità - ad assicurarsi che le prescrizioni contenute nella documentazione sono conosciute, comprese e seguite scrupolosamente e correttamente da tutte le persone che operano in azienda.
Se non è cosi, si prendono provvedimenti: si modifica la documentazione o si addestra personale, o quant’altro sia opportuno.
Gli
ispettori interni si attendono che tutto il personale dell’azienda fornisca
segnalazioni suggerimenti costruttivi per migliorare le cose e renderle più
facili.
Il
ruolo individuale a livello esecutivo
Il
buon risultato del lavoro di ciascuno dipende da vari fattori, tra cui ha
fondamentale rilevanza l’atteggiamento di chi effettua il lavoro stesso e come
egli si preoccupa -
della qualità del proprio lavoro -
della soddisfazione delle altre persone
che attendono il frutto del suo operato.
Anche
l’efficienza (cioè la produttività) dipende soprattutto da chi effettua il
lavoro, dalle sue capacità, dalla sua attenzione.
Naturalmente
si presume che chi ha
studiato le
metodologie da seguire, i mezzi da adoperare, i materiali da impiegare, ecc.,
abbia svolto bene il proprio compito.
Comunque,
se così non è stato, chi svolge il lavoro può ben rendersi conto
delle deficienze, delle inadeguatezze, delle cose sbagliate contenute
nelle istruzioni ricevute.
Se
applica la propria intelligenza e la propria esperienza alla individuazione
delle suddette carenze e le segnala, contribuisce al miglioramento della
propria azienda.
Meglio
ancora se, oltre a segnalare il
problema,
riesce a segnalare una possibile soluzione!
Chi
esegue il lavoro deve rispettare
rigorosamente
e diligentemente le prescrizioni contenute nelle procedure e nelle istruzioni
operative.
Perciò
deve: -
avere a portata di mano tali documenti
nell’edizione aggiornata -
conoscerne bene i contenuti e saperli applicare -
non modificare le modalità di esecuzione di
propria iniziativa, ma avvertire tempestivamente il capo in caso di
difficoltà o incoerenza -
conoscere bene il proprio lavoro, i mezzi, i
materiali, i dati ecc... cioè essere professionalmente preparato -
essere convinto della assoluta necessità di
garantire la qualità e l’efficienza -
segnalare ogni inadeguatezza.
La
Certificazione è inutile se a livello
esecutivo
ogni dipendente non segue
meticolosamente
le prescrizioni e non si sforza di dare il meglio di se stesso.
La
scrupolosità, l’accuratezza,
l’ordine,
la prontezza, la puntualità,
la
collaborazione, la partecipazione
Per
rispettare lo spirito della normativa UNI EN ISO 9000 e per contribuire alla
qualità, alla efficienza ed al loro miglioramento, nello svolgimento del
proprio lavoro bisogna: *
seguire SCRUPOLOSAMENTE le procedure e
le istruzioni operative -
svolgere in modo ACCURATO il proprio
lavoro -
mantenere in perfetto ORDINE il proprio
posto di lavoro e i mezzi di lavoro di propria competenza, come se ci
appartenessero -
eseguire con PRONTEZZA ciò che ci viene
richiesto o ciò che ci sembra necessario: non sprecare tempo, il tempo
è denaro! -
essere PUNTUALI, per evitare attese a
colleghi o clienti, per non lasciare inutilizzati mezzi di lavoro,
materiali ecc. -
dare la propria completa COLLABORAZIONE
ai propri colleghi, agli altri settori aziendali, ai capi (in una parola
all’azienda e quindi ai clienti) per aiutarli nel loro lavoro -
PARTECIPARE allo sforzo di miglioramento
dell’azienda, segnalando non solo gli inconvenienti effettivamente
avvenuti, ma anche i rischi di inconvenienti, errori, difetti; le difficoltà,
le carenze ecc.; meglio ancora se si riesce a segnalare possibili correzioni,
soluzioni e metodologie alternative.
Siamo
tutti sulla stessa barca
L’Azienda
può essere paragonata a una barca
che
naviga nel mare aperto e tempestoso del libero mercato. Non vi sono ormai più
protezioni e per rimanere a galla bisogna contare soltanto nella capacità,
nell’impegno, nella concordia dell’equipaggio
dall’ultimo marinaio al capitano; cioè nella professionalità, nella
dedizione, nella collaborazione di tutto il personale dell’azienda, a tutti i
livelli. Non ci sono più barriere alla libera circolazione, delle merci, dei
capitali, della forza lavoro, delle idee. Bisogna essere bravi almeno quanto gli
altri, italiani o tedeschi, giapponesi o cinesi che siano: tanto sul fronte
della qualità che dei costi.
Le
Aziende che non sanno competere con i
loro
concorrenti, rischiano di andare a fondo e un naufragio è pericoloso per tutti.
La
normativa UNI EN ISO 9000 e quindi la documentazione del Sistema Qualità
dell’Azienda costituiscono la bussola che indica la rotta da seguire
per conseguire la Qualità e per migliorarla continuamente.
L’obiettivo
è:
FARE
BENE LE COSE GIUSTE FIN DALLA
PRIMA
VOLTA per avere ZERO DIFETTI,ZERO ERRORI, ZERO INSUCCESSI. Cosa è la qualità
Evoluzione
dei bisogni umani Con
il passare del tempo, le esigenze umane si sono evolute passando da condizioni
indispensabili alla sopravvivenza (cibo, pelli,casa, difesa) a richieste sempre
più sofisticate e diversificate (trasporti, tempo libero,comunicazioni, ecc.).
Si sono cioè creati dei bisogni nuovi, che derivano da modelli di vita in
rapida evoluzione.
Vediamo
ad esempio il progresso dei mezzi di trasporto, dei computer,dei mezzi di
comunicazione, ecc.
L’evoluzione
dei modelli di vita ha comportato un’analoga evoluzione delle esigenze umane
in tutti i settori.
La
necessità di vivere lontani dal posto di lavoro ha comportato una richiesta di
servizi per l’infanzia, trasporti, ristorazione, etc.
Le
competenze tecniche ed il tempo richiesti per la compilazione delle
dichiarazioni dei redditi ha comportato una richiesta da parte dei
singoli cittadini, dei commercianti; delle piccole Imprese, ecc.,
di
aziende in grado di offrire questo tipo di servizio.
A
fronte di queste richieste sono nate e sì sono sviluppate le Aziende di Servizi
che, dietro compenso, svolgono attività per conto di clienti,impegnando livelli
di conoscenza,investimenti e tempo di cui i clienti generalmente non dispongono.
Qualsiasi
azienda oggi non può trascurare, se vuole sopravvivere, due condizioni che si
sono create:
-
la
crescita della concorrenza, cioè di molte ditte che offrono prodotti
equivalenti
-
le
richieste sempre più sofisticate dei
clienti.
Oggi un utente vuole prodotti
con
prestazioni sempre più sofisticate,
ma
facili all’uso, con optional più ricchi, accompagnato da servizi sempre più
soddisfacenti, ecc.
Da
tutto questo si deduce che, un cliente che voglia acquistare un certo prodotto o
servizio, fa dei confronti basati su tre elementi fondamentali:
-
il
prezzo e
-
la
qualità
-
la
disponibilità del prodotto e del servizio
-
Un
cliente inesperto, in genere, tiene conto soprattutto del prezzo, mentre un
cliente più smaliziato si basa soprattutto sulla qualità, naturalmente al
giusto prezzo e con tempi di consegna ragionevoli.
Ma
che cosa è la Qualità?
Secondo
il vecchio concetto, un prodotto di qualità è un prodotto privo di difetti.
Questo è ancora vero, ma non basta più
Oggi
vale:Qualità = Soddisfazione del cliente
Per
ampliare e chiarire questa definizione,possiamo elencare quali sono gli elementi
chela interessano, in quanto contribuiscono alla soddisfazione del cliente.Anche
se agli occhi di un particolare cliente questi elementi possono avere
un’importanza diversa, essi devono essere presi tutti in considerazione per
ottenere una buona qualità.
Le
esigenze del cliente
Prestazioni
adeguate alla “classe” del prodotto/servizio Un
cliente può pretendere da un prodotto tutte le prestazioni che gli sono state
promesse,cioè, che funzioni bene per quello che può dare. Non può però
pretendere prestazioni che siano relativi a prodotti di classe più elevata.
Non
può, ad esempio, pretendere da un’utilitaria le prestazioni di una Ferrari.
Così un albergo a due stelle offre livelli di servizio diversi da uno a quattro
stelle, un ristorante da una pizzeria, ecc. Prezzo
ragionevole in funzione delle prestazioni offerte
Il
prezzo deve essere adeguato ai prodotti/servizi della stessa classe.
Coerenza
con le aspettative del cliente Il
prodotto/servizio deve fornire tutte le prestazioni che il cliente si aspetta e
che sono state pubblicizzate dal costruttore del prodotto da chi offre il
servizio (il depliant dell’agenzia di viaggi deve descrivere correttamente ciò
che troveremo all’arrivo!). Sicurezza
Il
prodotto/servizio non deve presentare rischi per l’utente, per l’ambiente e
deve rispondere a tutti i requisiti richiesti dalle leggi dei vari paesi sulla
sicurezza, l’inquinamento, la competenza e la correttezza professionale, ecc.
Aspetto
estetico
Un
cliente è più invogliato all’acquisto di un prodotto che abbia una forma
funzionale
gradevole, cioè un
design moderno. Ciò vale anche per la componente materiale di un servizio: ci
rivolgiamo ad un avvocato o ad un medico per la loro competenza, ma apprezzeremo
anche uno studio ben arredato.
Facilità
d’impiego
A
seconda dei prodotti può significare facilità di disimballo e installazione,
facilità di comandi, di guida, di maneggio, ecc. Ovviamente questo vale
soprattutto per prodotti finiti e non per materie prime o semilavorati. Per i
servizi è importante che siano facilmente reperibili quando e dove sono
richiesti.
Istruzioni
per l’uso
Devono
essere chiare e precise, possibilmente con illustrazioni che facilitino al
massimo l’utilizzo del prodotto stesso. Esse devono riportare anche in modo
chiaro gli eventuali rischi e pericoli per l'utente. Lo stesso è per
l’albergo in cui andiamo in vacanza: istruzioni chiare e precise su coso fare
per telefonare, fuggire in caso di incendio, orari del ristorante,ecc.
Termini
di consegna
I
tempi di consegna pattuiti devono essere rispettati: il prodotto ci serve per la
data a cui ci è stato promesso; tanto più per certi servizi il trasporto, il
consiglio del commercialista, ecc
Affidabilità
Il
prodotto/servizio deve mantenere nel tempo le caratteristiche che l’utente si
aspetta. Ogni guasto o alterazione è fonte di arrabbiature da parte del
cliente. Ogni volta che nella nostra pizzeria favorita il cameriere sarà di
cattivo umore o il pizzaiolo distratto farà una pizza un po’ diversa dal
solito
beh, non sarà il caso
di arrabbiarci, ma preferiremmo la solita pizza ben cotta e servita da un
cameriere di buonumore.
Servizio
di assistenza
Un
difetto del prodotto è meno traumatico se l’intervento del fabbricante, o
dell’assistenza clienti, è veloce ed efficiente. Se qualcosa va storto mentre
riceviamo un servizio, accettiamo più volentieri il contrattempo se chi a
fornisce il servizio dimostra almeno buona volontà nel cercare di superare
l’inattesa difficoltà. Occorre tener presente che il cliente va trattato come
tale, tenendo sempre in evidenza tutte le difficoltà e le sue esigenze e
prendendo in massima considerazione tutte le sue osservazioni. Esiste solo un
caso in cui il cliente ha sempre torto (purtroppo):con la polizia (urbana o
stradale).In tutti gli altri casi il cliente ha sempre ragione. Tutte le Aziende
sanno di operare in un contesto competitivo, sanno cioè che la loro
sopravvivenza è legata alla preferenza loro accordata dai clienti che tra tutte
le offerte disponibili sul mercato scelgono quella che per prestazioni e costo
meglio soddisfa le loro esigenze.
La
misura da parte del cliente della sua soddisfazione per le prestazioni ed il
costo del servizio fruito, esprime la misura della Qualità del Servizio. E
tanto maggiore sarà la sua soddisfazione quanto più la sua valutazione del
Servizio fruito avvicina o supera le sue aspettative.Quando un cliente accede ad
un supermercato per risolvere il problema della spesa settimanale, vi accede
aspettandosi tutta una serie di caratteristiche che gli permettano, con il
minimo di fatica ed in tempi brevi, di acquistare tutti gli articoli di cui
necessita, a prezzi competitivi, nelle confezioni e nella quantità voluta, ecc.
Questo vuol dire che quando il cliente decide di utilizzare un servizio ha già
in mente come vorrebbe che fosse. E via via che ne fruisce confronta la realtà
che percepisce con le sue aspettative. Così approssimandosi al supermercato il
cliente valuterà subito le caratteristiche del parcheggio: l’accesso, la
segnaletica, la disponibilità di posti, la distanza dalla zona acquisti,
l’illuminazione, ecc.;
quando
entra nella zona acquisti valuterà subito dove sono i carrelli, la
cartellonistica che lo indirizza ai vari reparti, la disponibilità,
l’accessibilità ed il prezzo della merce esposta, la viabilità lungo le
corsie, il numero delle casse aperte, la lunghezza e la velocità di avanzamento
delle file, le diverse modalità di pagamento, la presenza, la disponibilità,
la cortesia e la competenza del personale, ecc.
Valutando
la realtà percepita e confrontandola con le sue aspettative, il cliente misura
la qualità del Supermercato.
Come
si ottiene la qualità.
Non
basta eliminare i difetti durante il processo produttivo o durante il collaudo
(o, peggio, in presenza del cliente), ma bisogna prevenire i difetti stessi
eliminandone le cause possibili. I vecchi sistemi di controllo della qualità
hanno avuto origine nei reparti produttivi delle grandi aziende e prevedevano
interventi correttivi non appena veniva scoperto un difetto epidemico durante i
collaudi. Questi interventi venivano attuati per mezzo di lavorazioni di
recupero, riparazioni, sostituzioni di parti, ecc. Questo
sistema è piuttosto costoso e, oltre a provocare perdite di tempo e disguidi, a
volte costringe ad interventi “pompieristici” di emergenza, con conseguente
possibile ulteriore peggioramento della qualità: Ogni lavorazione, pur
eliminando un inconveniente, può aggiungere nuovi difetti. I nuovi sistemi di
assicurazione della qualità si basano soprattutto sulla prevenzione e
l’eliminazione delle cause potenziali di difetto.
Chi
è responsabile della qualità?
Qualcuno
dirà: gli addetti al controllo. No! O meglio, non solo loro.
I
responsabili della qualità sono tutti quelli che hanno partecipato alla
realizzazione del prodotto, cioè: -
chi ha analizzato il mercato per capirne le necessità -
i progettisti o ricercatori -
i pianificatori -
gli addetti agli acquisti -
gli addetti alla produzione (o all’erogazione del servizio) -
gli addetti al controllo e al collaudo o a i laboratori -
i venditori -
chi trasporta e consegna il prodotto -
l’assistenza post-vendita -
... e quant’altri hanno in qualsiasi modo contribuito a fare, e a fare
bene ciò che si doveva fare
Non
solo, ma ne sono responsabili tutti i livelli dell’azienda, dal direttore
generale fino al singolo operaio o al manovale, fino alla telefonista ed al
cameriere, fino alla hostess ed all’addetto ai bagagli. Tutti Insieme devono
percorrere la lunga strada in salita verso la qualità totale.•
Ma
allora, qual’è il ruolo degli addetti alla qualità, visto che tutti
contribuiscono al suo miglioramento?
Il
compito di queste persone consiste nelle seguenti attività:
Promuovere tutte le azioni per un continuo miglioramento.
Aiutare a misurare ed a realizzare la qualità. Se non si eseguono le
misure, non si possono rilevare gli eventuali difetti nascosti e intraprendere
le azioni correttive
di
prevenzione.
Insegnare i metodi per analizzare le cause dei difetti e trovare i modi
più convenienti per prevenirli , facendo in modo che non si ripresentino più. Come nasce un servizio
La
Qualità di un servizio
Per
approfondire meglio cosa si intende per Qualità di un Servizio indaghiamo su: -
le Caratteristiche Specifiche che distinguono un servizio da un prodotto
materiale. -
i meccanismi che i clienti utilizzano per valutare la Qualità.
Le
caratteristiche specifiche di un Servizio
La
intangibilità
Un
Servizio è generalmente costituito da una componente fisica che corrisponde a
ciò che il cliente riceve o utilizza effettivamente ed una componente
Immateriale che corrisponde al modo col quale il Servizio viene fornito.
Molto
spesso per il Cliente che fruisce del Servizio ciò che conta non è la
componente fisica, ma il risultato globale, la sensazione di “come” è stato
risolto il Suo “problema”, di come è stata soddisfatta la sua esigenza.
Quando
utilizza un taxi, le caratteristiche dell’automezzo interessano solo
marginalmente il Cliente - passeggero che invece è interessato principalmente
al risultato finale: un trasporto rapido, gradevole, sicuro da un luogo ad un
altro. Ciò mette in evidenza che la soddisfazione del Cliente si basa anche su
valutazioni soggettive che riguardano le caratteristiche intangibili del
Servizio.
La
presenza dei Cliente durante la
erogazione
del Servizio.
Molto
spesso chi usufruisce di un Servizio è presente durante la fornitura del
Servizio stesso e questa presenza può generare una interazione tra chi fornisce
il servizio e chi lo riceve, influenzando sia lo svolgimento del servizio che Il
risultato finale. Questo fenomeno non accade per i prodotti materiali che sono
fabbricati e verificati in luoghi e tempi diversi da quando il Cliente ne entra
in possesso e li utilizza. Nel caso dei Servizi il risultato finale può quindi
essere influenzato da fattori “esterni” al processo vero e proprio di
erogazione.
Riprendendo
l’esempio del taxi, gli eventuali interventi del Cliente - passeggero possono
Influenzare in modo positivo o negativo il risultato: “vada piano ",
“vada più veloce, ho fretta ". “questo percorso non è il più breve
". ecc.
La
diversità tra le forniture di uno stesso Servizio.
Le
procedure di fornitura di un Servizio, pur se standardizzate, non possono essere
ogni volta completamente rispettate perché la fornitura del Servizio può
essere influenzata non soltanto dal Cliente, ma anche dalle circostanze in cui
il Servizio viene fornito.
Il
tassista si comporterà di volta in volta in modo diverso a causa delle
osservazioni del Cliente—passeggero, come pure sceglierà itinerari diversi
perla stesso Servizio per adeguarsi alle condizioni del traffico, ecc.
In
molti casi la decisione presa sul momento dal fornitore del Servizio modifica la
procedura stabilita ed influenza il risultato finale.
La
variabilità dei criteri di valutazione dei Servizi.
Alcuni
aspetti dello stesso Servizio possono essere valutati diversamente da clienti
diversi, perché assegnano importanza e priorità diverse a seconda delle
proprie abitudini, della propria cultura, del proprio ambiente, ecc.
La
impossibilità di standardizzare tutte le caratteristiche di un Servizio.
Quasi
sempre si incontrano nei Servizi due
componenti:
una fisica (hard) che si presta ad una precisa standardizzazione. Nel
caso del tassì per esempio il tipo ed il colore della vettura. una immateriale (soft) legata al comportamento del
personale che entra in contatto con il Cliente durante la fornitura del
Servizio: più difficile da standardizzare, più difficile da valutare con
oggettività. Nel caso del tassi la componente immateriale consiste nel
comportamento del conducente alla guida del veicolo e nel suo comportamento nei
riguardi del cliente.
I
meccanismi dl valutazione di un Servizio
La
valutazione da parte del cliente, della sua soddisfazione per le prestazioni ed
Il costo del servizio fruito, esprime la sua sensazione della Qualità del
Servizio.
E
tanto maggiore sarà la sua soddisfazione quanto più la sua valutazione del
Servizio fruito avvicina o supera le sue aspettative.
Quando
un cliente accede ad un supermercato per risolvere il problema della spesa
settimanale, vi accede aspettandosi tutta una serie di caratteristiche che gli
permettano, con il
minimo di fatica
ed in tempi brevi, di acquistare tutti gli articoli di cui necessita, a prezzi
competiti vi, nelle confezioni e nella quantità voluta ecc. Questo vuoi dire
che quando il cliente decide di utilizzare un servizio ha già in mente come
vorrebbe fosse. E via via che ne fruisce confronta la realtà che percepisce con
le sue aspettative.
Così
approssimandosi al supermercato il cliente valuterà subito le caratteristiche
del parcheggio: l’accesso, la segnaletica, la disponibilità di posti, la
distanza dalla zona acquisti, l’illuminazione, ecc.; quando entra nella zona
acquisti valuterà subito dove sono i carrelli, la cartellonistica che lo
indirizza ai vari reparti, la disponibilità, l'accessibilità ed il prezzo
della merce esposta, la viabilità lungo le corsie, il numero delle casse
aperte, la lunghezza e la velocità di avanzamento delle file, le diverse
modalità di pagamento, la presenza, la disponibilità, la cortesia e la
competenza del personale, ecc.
Valutando
la realtà percepita e confrontandola con le sue aspettative, il cliente misura
la qualità del Supermercato.
Per
valutare la Qualità di un Servizio ciascun Cliente -
pone la sua attenzione su aspetti diversi del servizio, alcuni dei quali
lui considera più importanti di altri -
misura il gradimento percepito per ciascuno di questi rispetto alle Sue
aspettative -
compone con una attività di sintesi tutte le misure effettuate in una
unica valutazione di soddisfazione e gradimento che rappresenta la Sua
valutazione della Qualità del Servizio.
Di
seguito, sono indicate le valutazioni formulate dal cliente durante la fruizione
di un Servizio, valutazioni che concorrono a formare il “suo” giudizio sulla
Qualità di “quel” Servizio.
Aspetti
Tangibili
Aspetto
delle strutture fisiche, delle attrezzature, del personale, dei mezzi di
comunicazione, etc.
Efficacia
- affidabilità
Capacità
dell’Azienda di fornire il Servizio offerto o promesso in modo affidabile e
preciso.
Efficienza
Capacità
dell’ Azienda di aiutare il Cliente e di
fornire il Servizio con prontezza.
Empatia
L’assistenza
individualizzata e premurosa che
il
personale dell’Azienda presta ai Clienti.
La
valutazione della Qualità di un ristorante per esempio è formulata dal Cliente
prendendo in considerazione, e confrontandole con le Sue aspettative, le
caratteristiche dei locali e la loro aerazione, il menù, le tovaglie, i cibi ed
i vini serviti, l’aspetto esteriore del personale, ecc. (aspetti tangibili),
la disponibilità dei piatti descritti nel menù, la corrispondenza tra le
caratteristiche dei cibi serviti e la descrizione del cameriere, ecc. (efficace
affidabilità), la capacità e la prontezza dl risposta del cameriere a fronte
di richieste del Cliente, il numero dei camerieri e la distribuzione dei carichi
di lavoro, la velocità nella preparazione dei cibi, il numero di volte in cui i
camerieri viaggiano senza piatti o stoviglie in mano ecc. (efficienza), la
cortesia, la premura e la disponibilità di tutto il personale che per
qualsivoglia ragione entra in contatto con il cliente etc. (empatia).
Ciascun
aspetto del Servizio viene valutato dal Cliente e misurato rispetto alle Sue
aspettative per tutta la durata del Servizio; alla fine tutte le misure
effettuate vengono composte dal Cliente in un’unica valutazione che
rappresenta la Sua misura della Qualità di quel ristorante.
E’
molto importante per le Aziende capire sulla base di quali criteri viene
valutata dal Cliente la Qualità del Servizio, perché solo attraverso queste
informazioni può progettare un Servizio di Qualità, che risponda cioè
veramente alle esigenze dei Clienti.
Le
aspettative dei Clienti sono informazioni importantissime per le Aziende:
correttamente
raccolte ed interpretato (con interviste e dati misurabili) permettono una
corretta progettazione del Servizio.
I
meccanismi di formazione delle aspettative.
Le
aspettative sono i valori di riferimento che ciascun Cliente utilizza per la
valutazione della Qualità del Servizio di cui fruisce: nel loro insieme
rappresentano quei valori delle caratteristiche del Servizio che appagherebbero
il Cliente.
Le
aspettative in generale si formano attraverso:
le
notizie che i Clienti apprendono da altri:
-
altri
Clienti, colleghi, amici, parenti, conoscenti ecc., sotto forma di consigli,
confidenze, ecc.
-
le
esigenze personali che riflettono le esigenze culturali, morali, di salute, di
età ecc., del Cliente.
-
le
esperienze passate di utilizzo di quel Servizio o di Servizi analoghi.
-
le
comunicazioni formali provenienti dal fornitore sulle caratteristiche del
Servizio e sul prezzo, quali la pubblicità sui giornali, gli spot televisivi,
gli opuscoli illustrativi ecc.
La
realizzazione di un Servizio consiste nel renderlo disponibile ai Clienti;
questo richiede la realizzazione di attività con il contributo di diverse
persone, ciascuna delle quali porta conoscenze, professionalità e formazione
diverse.
Perché
il risultato sia un Servizio di Qualità, occorre che tutte le persone
coinvolte, progettisti del servizio, addetti alla preparazione, addetti alla
fornitura del Servizio ecc., operino istante per istante con uno spiccato
“orientamento al cliente”. Le scelte delle attività da svolgere, dei
materiali e delle persone, le modalità di fornitura del Servizio, la
formazione, i comportamenti degli operatori impegnati, ecc., devono essere tutti
definiti con l’obbiettivo di soddisfare in ogni istante, dalla progettazione
alla fornitura, le esigenze del cliente che è l’unico vero giudice della
Qualità del Servizio.
La
Spirale della Qualità rappresenta la catena delle attività che una Azienda
sviluppa per realizzare un Servizio ed indica che tutte, indistintamente,
concorrono alla realizzazione della Qualità del Servizio. Va rilevato tuttavia
le conseguenze di eventuali errori sono più gravi quanto più la fase in cui
viene commesso si trova a monte della sequenza indicata nella spirale.
Così
un errore commesso nella preparazione comporta la correzione
dell’errore e la modifica di tutte le fasi che seguono (progettazione,
approntamento ed erogazione ); mentre un errore commesso per ); esempio durante
la fase di erogazione richiede la sola correzione di quell’errore.
La
realizzazione di un servizio
Di
seguito vengono indicati i passi necessari
alla realizzazione di un Servizio:
1.
Analisi del mercato
Questa
attività viene svolta dal azienda per identificare i fruitori del Servizio (i
futuri Clienti) comprendere le esigenze e le aspettative.
L’identificazione
dei clienti potenziali ha come obbiettivo di capire se esiste un “mercato”
per quel servizio ed la tipologia dei clienti interessati.
Per
esempio i potenziali clienti di un certo servizio potrebbero essere:
prevalentemente giovani sotto i 25 anni, studenti disponibili a spendere
mediamente una certa cifra alla settimana, ecc., ovvero di età compresa tra e
25 ed
i 40 anni scapoli sportivi,
impiegati, ecc.
La
comprensione delle esigenze e delle aspettative serve a caratterizzare il
Servizio e centrarlo sulle esigenze di quel tipo di clienti cui è indirizzato e
che più frequentemente di altri chiederanno quel servizio. Questa attività
viene svolta incontrando e parlando direttamente con clienti potenziali,
singolarmente o a gruppi, o con rappresentanti di associazioni di clienti, di
categorie professionali, ecc. Altre modalità di condurre questa indagine
consistono nel contattare telefonicamente un certo numero di clienti potenziali
oppure inviando loro dei questionari specifici da compilare e restituire.
L’indagine
di mercato ~ completata in genere con una analisi della concorrenza, analisi cioè
delle caratteristiche dello stesso Servizio svolto da Aziende concorrenti.
Per
esempio: per valutare l’opportunità di avviare un locale di ristorazione in
una località turistica, viene inviato un questionario a tutti i clienti che
soggiornano nel periodo di alta stagione. Il questionario è suddiviso in due
parti: nella prima si cerca di mettere a fuoco le caratteristiche del cliente
potenziale (età, scolarità, stato civile permanenza media nella località
turistica, se in affitto, in pensione o in albergo, ecc.), nella seconda si
cerca di mettere a fuoco il tipo e le caratteristiche del servizio cui è
interessato, le sue aspettative, le sue esigenze (vivande da asporto, trattoria
caratteristica, ambiente con musica, al coperto, all’aperto, tavola calda,
pizzeria, ecc. e, per ciascun tipo, indicazioni di dettaglio). Le informazioni
raccolte aiutano a definire sia il tipo di locale da avviare sia la clientela
tipo e sono la base per definire le caratteristiche del Servizio.
2.
Definizione delle Specifiche di Qualità del Servizio
Le
informazioni raccolte attraverso le attività di analisi di mercato sono
vagliate, interpretate ed elaborate dagli specialisti marketing e dai
progettisti dell’Azienda con la collaborazione di rappresentanti tipici dei
Clienti il compito di tutte queste persone è di:
-
trasformare
le esigenze e le aspettative dei Clienti, emerse dalle analisi di mercato, in
caratteristiche del Servizio in grado soddisfarle
-
identificare
ove possibile per ciascuna caratteristica le modalità di misura ed i valori che
deve assumere (standard di Qualità del Servizio) perché le esigenze e le
aspettative cui si riferisce siano soddisfatte
Questa
fase di trasformazione delle esigenze e delle aspettative dei Clienti in
caratteristiche o “requisiti misurabili” del Servizio è una delle fasi più
critiche del processo di definizione del Servizio.
Per
esempio: all’esigenza dei clienti di un ristorante di fruire del pasto in un
ambiente privo di odori di cucinato (cavoli, pesce fritto, ecc.) l’Azienda
deve rispondere predisponendo la sala da mangiare e la cucina in modo tale che
l’aria fluisca lentamente, continuamente ed in modo controllato dalla sala
alla cucina per impedire che gli odori in vadano la sala pur essendo,
eventualmente, la cucina a vista. Questa caratteristica é ovviamente misurabile
in termini di differenza di pressione tra i due ambienti.
3.
Comunicazioni esterne verso i clienti
Utilizzando
le informazioni contenute nelle specifiche di Qualità, l’Azienda imposta la
pubblicità sulle caratteristiche del Servizio, I clienti sono così informati
attraverso messaggi promozionali divulgati a mezzo depliant, giornali, riviste,
spot televisivi ecc.
4.
La progettazione del Servizio
Con
le specifiche di Qualità si avvia anche la realizzazione del Servizio che
inizia con la fase di progettazione vera e propria. Durante questa fase: •
vengono definiti i mezzi necessari alla realizzazione del Servizio come
per esempio il numero di persone necessarie per gestire e fornire il Servizio,
la loro scolarità, la professionalità necessaria, ecc., la dimensione e
l’ubicazione dei locali, l’arredamento, le apparecchiature, le attrezzature,
ecc.
-
vengono
dettagliate le procedure operative, vengono cioè descritte tutte le operazioni
in cui si scompone il Servizio: da chi devono essere eseguite, in quale sequenza
, con quali modalità ecc.
-
vengono
definite le caratteristiche dell’addestramento specifico del personale addetto
alla preparazione e fornitura del Servizio
Tutte
queste attività di “dimensionamento” del Servizio devono essere eseguite in
conformità con gli Standard descritti nelle Specifiche di Qualità per
garantire un Servizio che soddisfi le esigenze e le aspettative dei Clienti.
Nel
caso citato del ristorante, la progettazione consisterà nel prevedere la
installazione nella cucina di un aspiratore di dimensione adeguate, per
assicurare che l’aria fluisca dalla sala da pranzo verso la cucina e con una
velocità tale da non disturbare i clienti.
L’aria
aspirata dovrà essere convogliate lontana dai locali, per esempio sul tetto
dell’edificio.
L’aspiratore
e gli scarichi dovranno inoltre essere dimensionati anche per contenere la
rumorosità entro limiti prefissati
5.
L’approntamento del Servizio.
Alla
progettazione segue infine la fase di approntamento del Servizio che consiste
nel realizzare tutte le infrastrutture e gli strumenti descritti dai progettisti
ed in una verifica che i singoli requisiti del Servizio raggiungano gli standard
descritti nelle Specifiche di Qualità.
Proseguendo
nel caso descritto, si provvederà a realizzare l’impianto di aspirazione;
quindi, una volta messo in funzione, a misurare la differenza di pressione tra
cucina e sala da pranzo e la rumorosità. Infine si verificherà che
l’impianto realizzato con quelle caratteristiche tecniche sia in grado di
garantire un ambiente privo di odori di cucinato e silenzioso.
6.
La erogazione del Servizio.
Completate
le fasi di progettazione ed approntamento, l’erogazione del Servizio consiste
nel renderlo disponibile a Clienti.
Proseguendo
sull’esempio del ristorante: quando tutte le fasi preparatorie si sono
concluse, dalla progettazione del locale con tutte le sua attrezzature alla
realizzazione ed al collaudo, dalla definizione dei comportamenti degli
operatori, alla loro selezione e addestramento, il locale viene aperto al
pubblico.
Un
altro esempio di realizzazione di un servizio.
Di
seguito viene presentato un altro esempio per offrire la possibilità di
percorrere i passi necessari alla costruzione di un nuovo Servizio attraverso
situazioni diverse da quelle della progettazione di un servizio di ristorazione.
Supponiamo
che una Azienda voglia realizzare un Servizio Informazioni Telefonico su
Pubblicazioni tecniche e Convegni.
La
ricerca di mercato inizia con l’identificazione dei potenziali clienti di
questo Servizio:
docenti
universitari, ricercatori di grandi Aziende ed Istituti Specializzati,
responsabili di Uffici tecnici, piccoli,imprenditori, liberi professionisti,
associazioni Dirigenti, Rotary, ecc.
Quindi
le persone Marketing dell’Azienda, insieme ad un certo numero di Clienti tipo,
definiscono le specifiche di Qualità del Servizio:
mettono
a fuoco innanzitutto le esigenze e le aspettative dei Clienti (qui ne vengono
riportate solo alcune tra quelle più significative) -
“accessibilità del centralino del Servizio e risposta alla chiamata” -
“avere una risposta alla richiesta di informazione” -
“educazione e cortesia degli interlocutori; ecc.
quindi
trasformano le esigenze e le aspettative in caratteristiche misurabili del
Servizio in grado di soddisfare le esigenze e le aspettative dei Clienti
così ‘avere una risposta alla richiesta di informazione’ si
trasforma in ‘avere una risposta corretta, completa ed aggiornata alla
richiesta di informazione”.
In
effetti 11 Cliente sarà soddisfatto solo se il Servizio assicurerà
correttezza, completezza e livello di aggiornamento adeguati della risposta. Ma
l’aggettivo adeguato non è un’indicazione oggettiva: è necessario identificare per ciascuna caratteristica
sia una unità di misura sia un valore di riferimento (cioè lo standard) che il
Servizio dovrà garantire.
Alle
caratteristiche, che a questo punto sono misurabili, vengono allora associati
gli standard emersi dal lavoro congiunto fra Azienda e Clienti tipo e che
rappresentano quei valori delle caratteristiche che soddisfano le esigenze e le
aspettative dei clienti: •
così ‘avere una risposta corretta, completa ed aggiornata ‘ si
trasforma in ‘avere una risposta corretta e completa nel 100% del casi ed
aggiornata a livello settimanale’ (che significa che su 100 risposte fornite,
il Servizio garantisce che tutte e 100 sono corrette e complete, e che
l’aggiornamento delle in formazioni è settimanale).
Analogamente
per le altre esigenze emerse dall’analisi di mercato: —
“accessibilità al Servizio” si trasforma in “possibilità di
accedere al Servizio in tempi ragionevoli” e questo ancora si trasforma in
‘possibilità di accedere al servizio ogni tre tentativi” (che significa che
mediamente il numero telefonico del Servizio risulterà libero una volta ogni
tre tentativi). —
“risposta del centralino alla chiamata ’ si trasforma in ‘velocità
di risposta del centralino ’ e questo ancora si trasforma per esempio in
‘risposta del centralino alla chiamata entro il sesto squillo”.
A
questo punto le varie esigenze sono state trasformate in altrettante
caratteristiche misurabili che, con i relativi standard, costituiscono gli
obbiettivi che l’Azienda deve raggiungere se vuole offrire un Servizio che i
Clienti valuteranno di elevata Qualità.
Sulla
base delle specifiche di Qualità del Servizio (costituite dalle caratteristiche
e dai relativi valori di riferimento), è possibile avviare una campagna
pubblicitaria nonché avviare la fase di progettazione.
Così: —
l’obbiettivo di garantire risposte -
corrette e complete il 100% delle volte, significa realizzare un date
base su personal computer con tutte le in formazioni che possono essere
richieste dai Clienti e sottoporre tali in formazioni ad un rigoroso controllo
di Qualità sia per l’aspetto della correttezza che della completezza -
aggiornate a livello settimanale, significa identificare le fonti di
informazione, raccogliere settimanalmente le eventuali variazioni ed apportare
le variazioni sul data base. -
l’obbiettivo di garantire che il centralino sia libero mediamente I
volta ogni 3 tentativi significa predisporre un certo numero di linee
telefoniche (commisurato al numero di clienti che si presume accederanno al
servizio) e dotarlo di un centralino con ricerca automatica della linea libera; —
l’obbiettivo di garantire una risposta alla chiamata entro 6 squilli
significa dimensionare il centralino con un certo numero di persone, ecc.
La
fase di approntamento che consiste nell’Implementazione del progetto
(costruire il data base, affittare un certo numero di linee telefoniche,
acquistare ed istallare un centralino con ricerca automatica della linea libera,
assumere ed addestrare un certo numero di persone, ecc.) e nella verifica, una
volta predisposto il sistema che il Servizio offerto garantisca gli standard
obbiettivo.
La
fase di erogazione infine consiste nella messa in esercizio del Servizio.
I
passi percorsi per la realizzazione del Servizio (dall’identificazione dei
potenziali clienti, alla identificazione delle loro esigenze, alla definizione
dei requisiti deI Servizio e dei relativi standard, alla progettazione,
all’approntamento sino all’erogazione) vedono coinvolti più o meno
direttamente tutti i settori dell’Azienda; questi stessi passi devono essere
percorsi periodicamente anche per verificare la competitività del Servizio o
ancora per verificare se è possibile estendere lo scopo del Servizio, o
predisporre modifiche derivanti dal cambiamento delle esigenze dei Clienti ecc.
Tutti i settori e tutte le persone dell’Azienda devono così sentirsi
continuamente coinvolti nel perseguire la Qualità, avendo chiaro in mente che
solo mantenendo un contatto continuo ed attento con il mercato è possibile
mantenere l’Azienda stessa competitiva.
Misura
della qualità
La
qualità ha un costo, ma la mancanza di qualità, cioè le operazioni per
eliminare gli inconvenienti, hanno un costo decisamente superiore, senza contare
che solo la qualità fa contenti i clienti, li invoglia a ritornare e ci aiuta
quindi a restare in affari.
Per
avere una valutazione dei costi della qualità ed una chiara idea della
situazione in cui ci si trova, è indispensabile definire ed applicare un
sistema di misura della qualità.
Le
operazioni da mettere in atto per ottenere una buona misura della qualità sono:
Classificazione
dei difetti
Consiste
nell’elencare tutti i tipi di inconvenienti che possono verificarsi durante il
processo di approntamento e di erogazione di un servizio definendo una
classificazione degli stessi e attribuendo ad ognuno un peso (gravi o leggeri).
Definizione
dei mezzi e delle modalità di misura
Occorre: •
Stabilire quali strumenti utilizzare, ad es. questionari) e le modalità
di misura (campionamento o meno, entità del campione, ecc.). •
Definire in quali punti del ciclo devono essere effettuate le misure.
Correlazione
dei difetti ai costi
Per
avere un’idea dell’impatto della non qualità sui costi è necessario
valutare gli impegni necessari all’eliminazione dei difetti stessi.
Costi
della qualità
I
costi della qualità possono essere raggruppati
in due grosse aree: • Costi della conformità: quanto si è speso per fare bene le cose. • Costi della non conformità: quanto si è speso in più per non aver fatto bene le cose.
COSTI
DELLA CONFORMITÀ
Sono
i costi sostenuti per ottenere la qualità prevista. Essi sono essenzialmente di
due tipi: — Costi per la prevenzione, cioè tutte quelle azioni adottate per prevenire gli inconvenienti. — Costi per l’accertamento, cioè gli interventi e le prove per verificare che non ci siano inconvenienti.
Prevenzione
I
costi per la prevenzione degli inconvenienti
sono
sostanzialmente quelli relativi alla pianificazione della qualità e cioè: • definizione degli standard di servizio e delle specifiche per i materiali ed i servizi acquistati all’esterno • la definizione delle modalità di misura e l’acquisto degli strumenti (preparazione di check-lists, apparecchiature di misura, ecc.). • l’appropriata istruzione di tutti gli operatori che parteciperanno all’approntamento ed all’erogazione del servizio • prove su materiali, campioni di laboratorio o prototipi, presene o partite di prova; prove di omologazione dei prodotti - servizi.
Accertamento
Sono
i costi spesi per verificare che il prodotto
corrisponde
alle specifiche.
Essi
sono relativi a: • misura della qualità (in genere a campione) • raccolta e analisi dei dati rilevati • attivazione delle eventuali azioni correttive • verifica della perfetta efficienza dei mezzi di produzione (macchine, attrezzature, impianti, ecc.) e degli strumenti di misura (calibri, apparecchiature di controllo e misura, ecc.) • verifica della corretta applicazione delle procedure e dei metodi
Buona
parte dei costi del personale della qualità (ispettori, collaudatori, personale
di laboratorio, ecc.) sono concentrati in questa area.
COSTI
DELLA NON CONFORMITÀ
Sono
tutti i costi sostenuti per eliminare gli inconvenienti che si sono verificati
sul prodotto.
A
volte questi costi sono di entità notevole e, in alcuni casi, difficilmente
quantizzabili. Ad esempio, come si può valutare il costo sull’immagine
dell’azienda (mancate vendite, mancata acquisizione di nuovi clienti, ecc) se
viene risaputo che un certo prodotto è di cattiva qualità?
Un
cliente perso per problemi di qualità è un cliente che non si riacquista più.
Quanti di noi non hanno più comperato prodotti di una certa ditta perché,
malauguratamente, in passato abbIamo avuto esperienze di prodotti “nati
male” o di servizi scadenti?
I
costi della non conformità possono essere suddivisi in: - interni - esterni - indiretti esterni
Costi
di non conformità interni
Sono
quelli sostenuti per gli interventi di eliminazione degli inconvenienti che non
si è riusciti ad evitare, ma che sono stati individuati dai controlli
preventivi, cioè: - lavorazioni di recupero o riparazioni - controlli aggiuntivi - collaudi aggiuntivi - scarti e rottamazioni
A
questi vanno aggiunti i costi per inattività e per ritardi. Rassegnarsi ad una
certa percentuale di difettosità è come tenere in attività uno stabilimento
nascosto nella fabbrica (o un disservizio nascosto dentro il servizio), composto
da un decimo delle risorse (manodopera, materiali, impianti, spazio, ecc)
impegnato esclusivamente a produrre scarti da rottamare.
Costi
di non conformità esterni
Prodotti
difettosi immessi sul mercato provocano notevoli costi dovuti principalmente a: — interventi presso il cliente — sostituzioni di prodotti ancora in garanzia — spese di trasporto aggiuntive — spese per gestire le contestazioni (pagamento di penali, spese legali,risarcimenti, ecc.) —
sconti per mantenere il cliente —
ritardati pagamenti da parte del cliente. Anche nei servizi i disservizi
provocano costi aggiuntivi, in genere per rilavorazioni:
il
vestito non ben lavato deve essere rilavato (gratis), la bistecca bruciata deve
essere buttata, ecc.
Indiretti
esterni
Sono
quelli più difficilmente valutabili e con conseguenze gravissime anche a lungo
termine.
Essi
derivano da: —
riduzione delle vendite e possibile perdita di clienti abituali —
mancata acquisizione di nuovi clienti —
perdita di quote di mercato —
deterioramento dell'immagine aziendale con mancata credibilità sui nuovi
prodotti, pur validi.
Costi
della qualità nel flusso produttivo
Se
un prodotto/servizio ha un certo difetto intrinseco, più tardi Io si scopre e
corregge, maggiori sono i costi dell’operazione. In altri termini, la scoperta
e l’eliminazione degli inconvenienti nelle fasi iniziali del ciclo di vita del
prodotto o nelle fasi di approntamento di in servizio è con costi abbastanza
bassi all’inizio e sempre più elevati man mano che le fasi sono avanzate.
Fare
una modifica in fase di sviluppo di un nuovo prodotto può essere abbastanza
Semplice e poco costoso: basterà correggere la documentazione ed eseguire delle
prove. .Lo stesso difetto scoperto e corretto quando il prodotto è già stato
fabbricato in quantità )porterà a dei costi elevatissimi. Verificare la
pulizia del locale e dei materiali di base per le pizze prima dell’apertura
della pizzeria è senz’altro più semplice ed economico prima dell’arrivo
dei clienti.
Lo
stesso discorso vale anche a livello di produzione. Se un difetto è presente
nel materiale prima della lavorazione, al massimo il costo è quello del
materiale stesso (se non sostituito raramente dal fornitore). Se si cominciano
le lavorazioni in sequenza, i costi aumentano via via in modo notevole perché
al costo del materiale si aggiungono i costi delle lavorazioni eseguite e delle
rilavorazioni per il recupero.
Nel
caso della pizzeria, l’impatto sulla soddisfazione del cliente e sulla sua
volontà li ritornare sarà senz’altro negativo.
(Esempio)
Costo di un difetto scoperto
e
recuperato nelle varie fasi Materiali = 1 Lavorazione = 2 Collaudo = 4 Presso cliente =10
Allo
stesso modo accanto alle attività ed ai costi che l’azienda sostiene per
fornire un servizio che soddisfa perfettamente le esigenze del Cliente (Costi
della Qualità), esistono altre attività, altri costi (Costi della non Qualità)
che si aggiungono a quelli precedenti e che l’Azienda deve sostenere ogni
qualvolta il Servizio presenta dei difetti.
Attività
e costi che comportano per l’Azienda un peggioramento del risultato economico,
una diminuzione dell’efficienza ed una caduta dell’immagine verso i Clienti,
una perdita di competitività: fenomeni questi che, qualora crescano al di sopra
di certi livelli, possono comportare rischi per la stessa sopravvivenza La qualità attraverso la prevenzione
Nella
maggior parte dei Servizi, a causa delle loro caratteristiche intrinseche, i
difetti vengono quasi sempre scoperti dal Cliente all’atto della fruizione.
Al
ristorante: il cameriere che versa del caffè sul vestito del cliente. In banca: tempi eccessivi di attesa in coda perché non tutti gli sportelli sono stati attivati
In
qualche caso è possibile rimediare con soluzioni di emergenza, in altri no. In
ogni caso tuttavia, l’impatto negativo sul Cliente permane e non può essere
del tutto recuperato anche se l'Azienda è disposta ad affrontare, quando è
possibile, i costi per correggere la difettosità o il disservizio che si è
manifestato.
Il
responsabile dei Servizi di sala della Banca attiva, se possibile, un numero di
sportelli maggiore, anche se ciò comporta la sospensione di atre attività.
Nel
primo caso l’intervento del ristoratore, la sua tempestività e le modalità
proposte per “superare” l’incidente, possono ridurre notevolmente la
valutazione negativa del Servizio; nel secondo caso apparirà comunque tardiva
l’apertura di altri sportelli alla maggior parte dei clienti in attesa.
Il
ristoratore rimborsa al cliente il costo della lavanderia.
L’unico
sistema economico, razionale, sicuro per contrastare la Non Qualità è la
Prevenzione: •
eliminare cioè a priori la
possibilità
che errori, difetti, disservizi, ecc., si verifichino: la prevenzione si attua
principalmente durante la fase di progettazione attraverso: •
lo studio dettagliato di tutte le varie fasi che compongono il Servizio •
l’individuazione tutte le possibili cause ed occasioni di errori,
difetti e disservizi •
la pianificazione di misure adeguate per eliminarle.
Le
attività di definizione del servizio non soltanto devono garantire un Servizio
che soddisfi le esigenze del Clienti, ma devono anche prevedere ed eliminare
tutte le possibili cause di errori, difetti e disservizi che si possono
manifestare durante la preparazione e la erogazione del Servizio stesso.
Con
riferimento agli esempi precedenti: •
il progettista del ristorante dovrà scegliere camerieri con una
preparazione ed una professionalità adeguata, dovrà distribuire i tavoli in
sala in modo che i percorsi dei camerieri siano agevoli dovrà scegliere tavoli
e sedie tali da impedire una eccessiva densità di clienti attorno al tavolo,
ecc. •
gli sportelli della Banca dovranno essere multifunzionali e l’accesso
dovrà essere ordinato (l’ultimo ad entrare in banca deve essere l’ultimo ad
essere servito), il responsabile dei servizi di sala della banca dovrà
verificare periodicamente la lunghezza delle file di Clienti in attesa e, se
possibile, attivare tempestivamente altri sportelli ecc.
E’
chiaro che la prevenzione non può spingersi al di là del ragionevole (per
ragioni di costi e produttività dell’Azienda), ma deve certamente far fronte
a errori, a difetti ed a disservizi prevedibili, probabili e frequenti.
Per
approfondire i meccanismi che permettono una corretta pianificazione della
Qualità, alla cui base sta la prevenzione, è necessario indagare come funziona
una Azienda al suo interno, quali siano le caratteristiche delle varie
strutture, i reparti, i gruppi in cui è organizzata, come devono essere
regolati i loro rapporti e le loro comunicazioni, come è necessario operino
perché, cooperando tutti insieme, raggiungano gli obbiettivi prefissati.
L’Azienda
esiste per offrire ed erogare servizi che soddisfino le esigenze e le
aspettative dei suoi Clienti. Per fare ciò, progetta, prepara ed eroga Servizi,
procurandosi quanto necessario, materiali, informazioni, altri servizi, ecc.,
con risorse interne oppure tramite fornitori esterni.
In
questo semplice schema è possibile identificare tre ruoli: •
il cliente, cioè il destinatario del Servizio, colui che sceglie,
richiede, fruisce e paga il Servizio. Il Cliente condiziona pesantemente con le
sue richieste, le sue esigenze e le sue aspettative chi gli sta a monte cioè
l’Azienda che fornisce il servizio •
l’Azienda, che esegue tutte le attività necessarie alla preparazione
ed alla erogazione del Servizio al cliente •
il fornitore, cioè chi rifornisce l’Azienda dei materiali, delle
informazioni e dei servizi necessari alla preparazione ed alla erogazione del
Servizio.
Da
questo schema si vede che l’Azienda è cliente dei propri fornitori ed al
tempo stesso fornitore dei propri clienti.
Un
ristorante è cliente dei propri fornitori quali per esempio
rivenditori di derrate alimentari, le aziende che provvedono alla
distribuzione di energia elettrica e di acqua, ecc.; al tempo stesso è
fornitore dei propri clienti, di coloro cioè che fruiscono dietro pagamento del
servizio di ristorazione.
Perché
il sistema “fornitore- azienda-clienti” funzioni correttamente i rapporti
tra questi tre ruoli devono essere governati da regole chiare.
l’Azienda
come cliente deve: •
definire le caratteristiche di quanto richiede. Per questo deve proporre
e concordare soluzioni che siano valide e convenienti sia per l’Azienda stessa
che per il fornitore. •
assicurarsi che il fornitore si assuma la responsabilità della Qualità
di quanto fornisce •
garantire informazioni di ritorno, sia che la fornitura sia soddisfacente
sia che non lo sia. In quest'ultimo caso deve specificare bene quali sono gli
inconvenienti riscontrati, in modo che il fornitore possa correggersi.
L’Azienda
come fornitore deve: •
concordare le caratteristiche del servizio che viene fornito •
evidenziare le caratteristiche, i limiti ed i costi in modo da non creare
aspettative infondate •
considerarsi responsabile del servizio che fornisce ed accettare quindi
le conseguenze di errori, difetti e disservizi che dovessero manifestarsi
durante l’erogazione.
L’Azienda
come responsabile dei processi interni deve: •
pianificare, implementare e tenere sotto controllo i processi interni;
misurarne, mediante opportuni indici, la qualità •
impegnarsi per individuare ed attuare opportune azioni per migliorare
continuamente la Qualità dei suoi processi. •
segnalare tempestivamente eventuali difficoltà che si dovessero
presentare prima e durante l’erogazione del Servizio e le eventuali azioni che
intende intraprendere per minimizzare il disagio dei Clienti stessi.
Estensione
all’interno dell’Azienda dello schema fornitori/Azienda clienti
Il
sistema descritto, con l’Azienda come blocco unico ed i suoi rapporti con il
mondo esterno, può essere esteso all’interno dell’Azienda a livello di
ufficio, di reparto, ecc., sino al livello di singole operazioni e di singole
persone. Semplificando, la figura iniziale può essere modificata come in
figura.
Secondo
questo sistema un “processo” è una qualsiasi attività (od insieme di
attività) svolta all’interno dell’Azienda, indirizzata a conseguire un
risultato prestabilito.
Riferendoci
ancora al ristorante, processo” può essere il ristorante stesso che in questo
caso coincide con l’azienda, ma può essere anche il reparto cucina, o il
servizio al tavolo o il servizio cassa, o il guardaroba.
Come
è facile constatare in ciascuno di questi casi è possibile identificare il o i
fornitori ed il o i clienti che possono essere esterni o interni all’azienda: •
il processo “cucina” come fornitori (esterni) i rivenditori di generi
alimentari e come cliente (interno) il processo “servizio al tavolo " (di
cui è responsabile il cameriere) •
il processo servizio al tavolo " ha come fornitori (interni) i
processi “cucina " (per le vivande), "cantina” (per le bevande),
ecc. e come clienti gli stessi Clienti del ristorante.
Visto
in ques'ottica, il responsabile di ogni processo ha dei diritti e dei dovere nei
riguardi di chi gli sta a monte e di chi gli sta a valle.
Vale
la pena di notare che, a diversi livelli, il responsabile del processo può
essere il direttore generale (responsabile dell’Azienda, per es. il padrone
del ristorante), il capo reparto (responsabile di tutti i processi del reparto,
per es. il capo cuoco, il capo cameriere, ecc.), il singolo operatore
(responsabile delle operazioni eseguite, per es. l’aiuto cuoco, il cameriere,
la cassiera, la guardarobiera, ecc.).
Analogamente
a quanto descritto per l’Azienda, anche il responsabile del processo deve
rispettare le regole che gli derivano in quanto cliente dei suoi fornitori e
fornitore dei suoi clienti.
In
dettaglio il responsabile del processo:
come
cliente deve: •
definire in modo chiaro cosa si aspetta da chi gli sta a monte (dai suoi
fornitori) •
concordare le condizioni, le
caratteristiche
ed i limiti delle forniture. •
assicurarsi che i fornitori garantiscano la qualità delle forniture •
garantire sempre le informazioni di ritorno, per consentire sempre la
messa a punto del processo di chi gli sta a monte.
come
fornitore deve: • concordare con il proprio “cliente” le condizioni di fornitura compresa la tempistica •
evidenziare i propri limiti, per non creare nel cliente aspettative
infondate •
considerarsi responsabile di ciò che fornisce e in caso di errori,
difetti e disservizi mettere in atto, ed a proprio carico, tutte le azioni
correttive possibili. •
segnalare tempestivamente
eventuali
problemi in modo da affrontare insieme al proprio cliente le difficoltà per
minimizzare gli impatti negativi.
come
responsabile del processo infine deve: •
essere a conoscenza dei propri compiti, delle attività che deve svolgere •
assicurarsi di avere tutte le risorse necessarie (materiali,
informazioni, istruzioni operative, apparecchiature, ecc.) per svolgere il
compito che gli è stato assegnato •
tenere sotto controllo le attività di cui è responsabile correggendo
qualsiasi deviazione, eliminandone la causa prevenire continuamente gli
inconvenienti per migliorare il processo. Il processo e le modalità di controllo
Precedentemente
si sono analizzati i meccanismi che regolano i rapporti
tra Azienda e mondo esterno e, all’interno dell’Azienda stessa, i
rapporti tra enti diversi. L'analisi è stata condotta per capire come funziona
una Azienda, qualunque Servizio eroghi, e .c4ie si deve operare per pianificare
e controllare un sistema che garantisca la Qualità attraverso la prevenzione.
Un
ulteriore passo di approfondimento richiede l’analisi dell’elemento base di
qualsiasi struttura organizzata, il processo, e delle modalità che permettono
di controllarne il funzionamento.
Che
cosa è un processo.
Un
processo è una qualsiasi attività (o insieme
di attività) indirizzata a conseguire un risultato prestabilito.
Sono
processi: •
la compilazione un bollettino di cc postale
il pagamento di una fattura a mezzo di ccp •
fare la spesa ad un supermercato •
scrivere una relazione su PC usando un determinato word-processor •
fare rifornimento di carburante
Come
si vede un processo e costituito da una o più attività in sequenza ciascuna
delle quali, a sua volta, è un processo.
La
scomposizione di un processo in processi elementari può essere ripetuta sino ad
identificare processi elementari costituiti da una singola operazione. Da un
punto di vista pratico questo meccanismo di scomposizione permette di
identificare e di isolare quelle attività, quei processi, macro o micro che
siano, sui quali si ritiene utile e necessario operare.
Così
il processo “pagare una fattura a mezzo di ccp”può essere scomposto nei
processi:
-
andare
all’ufficio postale,
-
procurarsi
un modulo di versamento in ccp,
-
compilare
il modulo,
-
presentarsi
allo sportello,
-
pagare
l’importo all’operatore, ecc.;
Ciascuno
di questi processi a sua volta potrebbe scomporsi ancora in processi componenti
e così via sino ad identificare processi elementari costituiti da singole
operazioni.
Interazione
dei processi con il mondo esterno.
Ogni
processo può essere considerato una scatola nera in cui entrano “cose,
informazioni, servizi” forniti da altri ed escono “cose, informazioni,
servizi" forniti ad altri.
Tutto
ciò che entra nel processo viene indicato come input, tutto ciò che ne esce
viene indicato come output.
Un
processo è quindi una “macchina” che trasforma gli input in output.
Le
caratteristiche degli output infine, dipendono dalle attività sviluppate
all’interno del processo stesso.
Rifornimento
di carburante presso una stazione di servizio.
Il
processo consiste nell’accogliere il cliente, capire di cosa ha bisogno,
eseguire i rifornimenti e le verifiche, congedarlo. Tutte queste attività sono
svolte dall’addetto alla stazione di servizio che è il responsabile del
processo.
In
questo processo:
gli
input sono le richieste del cliente, il carburanti, i lubrificanti, il liquido
di raffreddamento, l’aria compressa, il danaro per dare il resto, ecc.
e
l’output sono i rifornimenti eseguiti: il carburante nel serbatoio, l’olio
nel
carter,
l’aria compressa nei pneumatici, ecc
e l’eventuale resto.
Durante
il rifornimento, l’addetto alla stazione di servizio, dovrà tenere sotto
controllo ad esempio: la quantità di carburante che si sta versando o che è
stata versata nel serbatoio, i livelli dell’olio, la pressione degli
pneumatici il danaro per dare il resto, ecc., che rappresentano le variabili
caratteristiche del processo.
È
importante osservare che quando si vuole studiare e controllare un processo è
necessario innanzi tutto identificare il processo stesso delimitandone
l’inizio e la fine ed identificandone anche gli input e gli output.
Se
il processo è riempire di gasolio il serbatoio di un automezzo, l’input è
costituito dal gasolio e l’output sarà il gasolio nel serbatoio nella quantità
richiesta. Ma se il processo è fare il rifornimento di gasolio dal momento in
cui l’automezzo entra nella stazione di servizio al momento in cui esce,
allora gli input sono il gasolio ed il danaro per pagare il rifornimento e
l’output è il gasolio nel serbatoio ed eventualmente il resto; per un
servizio extra si potrebbe ipotizzare le pulizia del parabrezza, senza bisogno
che il cliente lo richieda esplicitamente.
Come
si vede in questo secondo caso gli input e gli output comprendono oltre il
gasolio anche il danaro ed eventualmente 11 resto e la pulizia del parabrezza,
essendo stati spostati i limiti del processo..
È
ovvio che chi fornisce gli input deve essere considerato fornitore mentre chi
riceve gli output deve essere considerato cliente.
Le
componenti di un processo
Un
processo oltre che dagli input e dagli output, attraverso i quali comunica con
l’esterno, è caratterizzato anche da altri elementi, interni al processo
stesso, che permettono la trasformazione degli input in output. Questi elementi
sono: •
il personale: le risorse umane le persone cioè che all’interno del
processo operano per trasformare gli input in output. Tra queste il responsabile
del processo. •
i mezzi: gli strumenti, le risorse materiali, quali per esempio i locali
di lavoro, gli arredi, i calcolatori, le fotocopiatrici, i telefono, ecc., che
gli operatori del processo utilizzano per svolgere le loro attività. •
i metodi: le procedure cioè una descrizione delle modalità di
esecuzione di tutte le attività che si svolgono all’interno del processo. •
gli obbiettivi e i rendimenti attesi: sono anche indicati come
“prescrizioni” o “standard operativi” quali ad esempio i volumi o ritmi
di attività (il numero medio di ordini di acquisto emessi da un ufficio, il
numero di pagine dattiloscritte ogni mese dall’ufficio, ecc.), la tempistica
(il tempo medio per dattilografare una pagina), la qualità riferita ai
requisiti degli output (numero massimo di errori per pagina dattiloscritta) il
costo ecc.
Nel
processo rifornimento di carburante presso una stazione di servizio, le
componenti interne al processo stesso sono nell’ordine: •
il gestore della stazione di servizio e gli eventuali addetti alle pompe,
al lavaggio, ecc. e ciascuno con il livello di addestramento richiesto per
svolgere il proprio lavoro. •
le pompe della benzina e del gasolio con le relative apparecchiature per
misurare il carburante erogato, il compressore dell’aria, il manometro, gli
attrezzi per la lavatura dei vetri, e quant’altro necessario per soddisfare le
richieste dei clienti.
la descrizione delle modalità con le quali gli addetti devono operare: -
da quelle specificatamente tecniche: come eseguire un rifornimento di
carburante, come misurare il livello dell’olio nei diversi tipi di automobili
dove ricercare il tappo del serbatoio, ecc. - a quelle comportamentali: come
accogliere il cliente, come formulare le domande per capire le necessità del
cliente stesso, come rispondere alle richieste del cliente, ecc., sino alle
modalità di commiato, •
un insieme di valori che costituiscono per tutte le persone che operano
nella stazione di servizio i riferimenti standard con cui confrontare le proprie
prestazioni: il numero medio di clienti serviti per ora, il tempo medio perla
sostituzione dell’olio motore, il numero massimo di reclami per mese (questo
valore riferito ai soli operatori), il tempo di indisponibilità di una pompa
per guasto, ecc.
Il
controllo dei processi
Il
“controllo” è l’insieme delle attività indirizzate a far
funzionare un processo nel modo previsto dagli obbiettivi di qualità.
Tenere
un processo sotto controllo significa allora analizzare l’output e verificare
che rispetti le specifiche, verificare cioè che i valori delle caratteristiche
dell’output siano coerenti con i valori attesi, con gli obiettivi di qualità.
Se
ciò non accade è necessario agire sul processo stesso o sull’input o su
ambedue, per riportare l’output ai valori attesi.
Significa
confrontare le varie componenti del processo con i dati di progetto per
ricercare le cause di malfunzionamento, localizzare cioè dove si sono
manifestati scostamenti rispetto alle specifiche (nei comportamenti delle
risorse umane, nel funzionamento delle attrezzature, degli strumenti di misura,
nel rispetto delle procedure, ecc.): ed operare le correzioni per riportare il
processo sotto controllo, cioè al suo funzionamento standard.
I Processi Concatenati
Un
Servizio non viene realizzato con un solo processo elementare, ma da più
processi componenti tra loro concatenati.
Un
ristorante è organizzato in una sene di processi tra loro concatenati: dal
processo di accoglienza” nel ristorante, alla “ordinazione”~ alla
“preparazione dei piatti al “servizio al tavolo e via via sino al congedo
del cliente.
Un’Azienda
di trasporto aereo si compone di una serie di processi concatenati: da quello di
“acquisto e prenotazione del volo”, ai processi di “check-in” e di
“imbarco”, dal processo di “volo” vero e proprio, ecc .., a quello di
“arrivo a destinazione”
E’
importante allora analizzare alcune caratteristiche delle catene di processi,
applicando quelle considerazioni che sono state fatte nelle schede precedenti.
Per
proseguire questa analisi facciamo
riferimento
ad un altro esempio.
Prendiamo
in considerazione un’Azienda
che
esegue traduzioni di documenti tecnici (libri, articoli rapporti ecc.);
supponiamo per semplicità che sia organizzata in due uffici:
ufficio
“traduzioni” ed ufficio “editing”.
I
due uffici che sono a tutti gli effetti due processi, lavorano in cascata: il
primo riceve in input un documento, lo traduce preparando un manoscritto e lo
passa al secondo ufficio che provvede a “caricarlo” su personal computer, a
editarlo, stamparlo e consegnano al cliente che ha commissionato la traduzione.
L’ufficio
Editing, che interfaccia il cliente, potrà soddisfarlo se opererà
correttamente al suo interno e se riceverà in input un manoscritto corretto,
completo ed in tempo utile.
E’
importante sottolineare che se il processo di Editing opera correttamente, cioè
secondo il sua standard, il risultato finale dipende esclusivamente dalle
caratteristiche dell’input: è vincolante allora, per la soddisfazione del
cliente, che l’ufficio Traduzioni sia stato progettato ed operi con
l’obbiettivo di rendere disponibile in output un manoscritto completo (senza
omettere la traduzione di parole, paragrafi, ecc.), corretto (traduzione fedele)
ed in tempo utile, del tutto coerente cioè con le esigenze del ‘suo”
cliente, cioè il processo di Editing.
Si
vede allora che, partendo dall’obbiettivo di soddisfare le esigenze del
cliente finale, sono stati definiti gli obbiettivi di qualità dei due processi
di cui si compone il servizio, percorrendo la catena di processi dall’anello
finale a quello iniziale.
Queste
osservazioni permettono di affermare che la qualità di un servizio dipende
dalla qualità delle realizzazioni, cioè dai risultati di tutti i processi
componenti (tutti i processi devono operare sotto controllo, operare cioè
coerentemente con gli obbiettivi definiti dal progettista), ma anche dalla
qualità degli obbiettivi dei singoli processi componenti, ciascuno dei quali
deve essere definito per soddisfare le esigenze dei clienti (anche quegli anelli
che nella catena di processi occupano posizioni distanti dall’anello finale) e
non per soddisfare altre esigenze, quali per esempio quelle di contenere le
spese, di contenere il numero degli addetti, ecc., che possono essere non
completamente coerenti (ed in alcuni casi anche in contrasto) con gli obbiettivi
di qualità del Servizio.
Appare
chiaro allora che per ottenere la soddisfazione dei clienti, perché il servizio
soddisfi le specifiche di qualità, tutti i processi e tutte le catene dei
processi del Servizio, devono concorrere al risultato finale.
Se
un solo processo della catena fallisce, il risultato finale è compromesso: ma
anche se un solo processo è stato progettato con obiettivi divergenti dagli
obbiettivi di qualità del servizio, pur lavorando correttamente, genererebbe un
output non allineato agli obbiettivi di qualità del Servizio, e pertanto anche
in questo caso il risultato finale sarebbe compromesso.
Qualità
degli obbiettivi (tutti coerenti con l’obbiettivo ultimo del servizio:
soddisfare le esigenze dei clienti), e qualità delle realizzazioni (i processi
progettati per soddisfare l’obbiettivo del processo stesso ed operanti
correttamente, cioè in modo controllato) devono essere entrambi perseguiti per
ottenere la qualità del servizio.
Per
la ristorazione:
Il
risultato finale è certamente compromesso se un processo, per esempio il
processo “cucina”, fallisce. Ma il risultato finale fallisce anche nel caso
in cui tutti i processi operano correttamente (gli output cioè sono coerenti
con il risultato atteso), ma non tutti sono stati pianificati per ottenere la
soddisfazione del cliente: per esempio se il processo “ordinazione” è stato
pianificato con l’obbiettivo di forzare il cliente ad ordinare vivande in
eccedenza, piuttosto che aiutano a scegliere secondo i propri gusti il risultato
finale sarà certamente compromesso, almeno in parte.
Analogamente
per l’azienda di trasporto aereo:
Il
risultato finale è certamente compromesso se un processo, per esempio il
processo di “prenotazione”, fallisce (assegnazione dello stesso posto a due
viaggiatori distinti).
Ma
il risultato finale fallisce anche nel caso in cui tutti i processi operano
correttamente (gli output cioè sono coerenti con il risultato atteso), ma non
tutti sono stati pianificati per ottenere la soddisfazione del cliente: per
esempio se il processo prenotazione” è stato pianificato per accettare un
numero di prenotazioni superiore del 20% rispetto ai posti disponibili.bili
(overbooking: per far viaggiare gli aerei al completo), il risultato finale sarà
certamente compromesso, in particolare saranno assolutamente insoddisfatti quei
passeggeri che all’alto del check-in si sentiranno dire che la loro
prenotazione non è valida e non può essere soddisfatta.
Per
l’Azienda di traduzione:
Il
risultato finale è certamente compromesso se un processo, per esempio il
processo “editing” fallisce (ad es. per insufficiente addestramento
all’uso del word-processor degli addetti alla preparazione del documento).
Ma
attenzione! Il risultato finale può fallire anche nel caso in cui i due
processi, pur operando correttamente (gli output cioè sono coerenti con il
risultato atteso) ,,non sono stati entrambi pianificati per ottenere la
soddisfazione del cliente: per esempio per il processo Traduzioni è prevalso la
preoccupazione di contenere le spese di personale, così che i traduttori scelti
non sono esperti in materie tecniche.
I
costi derivanti dalla non qualità delle
realizzazioni
Sono
i costi che derivano dall’uscita di controllo di un processo e dagli
interventi del responsabile del processo per ricondurre il processo stesso sotto
controllo.
Ad
esempio il costo della lavanderia a secco rimborsato al del cliente del
ristorante sporcato dal cameriere durante il servizio al tavolo.
I
costi derivanti dalla non qualità degli obbiettivi.
Si
è visto che per il corretto funzionamento di una catena di processi, l’output
di un processo deve coincidere con l’input richiesto dal processo che gli sta
a valle:
nulla
di più e nulla di meno. Se ciò effettivamente accade, i due processi lavorano
al meglio ed al minimo costo: nulla infatti va perso, tutto il risultato
ottenuto da un processo viene utilizzato dal successivo.
Nella
realtà accade che l’output del processo a monte sia afflitto, in misura più
o meno grande, da due difetti: •
una parte dell’output reso disponibile non è utilizzato dal processo
che sta a valle: ciò comporta maggiori costi nel processo a monte, i quali non
generano valore per il processo a valle. •
l’output del processo a monte soddisfa solo parzialmente le esigenze
del processo a valle. Il processo a valle allora per poter svolgere la propria
missione deve procurarsi ciò che manca con attività aggiuntive; la qual cosa
comporta un aggravio nei costi del processo a valle.
Questi
fenomeni sono causati dal disallineamento degli obbiettivi dei processi:
le
conseguenze sono costi aggiuntivi che inevitabilmente vanno a penalizzare il
cliente finale che paga sia per le “cose” prodotte e/o consumate, ma non
utilizzate, sia per la riduzione di efficienza e produttività dei processi.
Facciamo
riferimento a qualche esempio.
L’ammontare
del canone TV è indipendente dal livello di utilizzazione fatto dal cliente. Al
tempo stesso non tutte le informazioni o gli spettacoli cui l’utente è
interessato sono erogati: il cliente deve ricercarli altrove (su altri canali es:
su giornali riviste ecc.).
Nel
caso dell’Azienda di traduzioni.
All’atto
dell’ordine insieme al cliente viene compilato un documento che contiene
indicazioni sul cliente stesso e sul lavoro da eseguire: data concordata di
consegna della traduzione, caratteristiche di presentazione
del
documento tradotto: stampa su una o due colonne, posizione e dimensione delle
tabelle, dei grafici e delle figure, tipi e corpo dei caratteri da utilizzare,
tipo della carta (A4, legale, lettera, ecc.), tipo della stampa (su una o due
facciate), copertina, titolo, logo, numero delle copie, tipo di rilegatura e
quant’altro possa essere necessario dettagliare.
Se
le questo documento non è completo, l’ufficio Editing per eseguire il suo
lavoro, o fa delle assunzioni per le caratteristiche non specificate (ed in caso
di errore il documento dovrà essere rimanipolato e rieditato) o dovrà, a suo
carico, ricercare le in formazioni mancanti: questi costi aggiuntivi
dell’ufficio Editing saranno ovviamente scaricati sul cliente finale che dovrà
così pagare anche perla inefficienza dei processi interni dell’Azienda.
Analogamente:
se l’ufficio Editing può temporaneamente preparare solo documenti aventi
tutti le stesse caratteristiche (per indisponibilità di risorse di adeguata
professionalità, per esempio) ed a/tempo stesso non si è provveduto a
modificare il formato del documento d’ordine, parte delle informazioni
raccolte non vengono utilizzate; il processo a monte spende tempo e risorse
perla raccolta di queste informazioni; ed i costi ricadono ovviamente sul
cliente finale.
Le
comunicazioni tra processi contigui
Le
comunicazioni tra responsabili di processi contigui costituisce l’unico modo
efficace per superare le imperfezioni tra output fornito ed input richiesto. È
attraverso il dialogo diretto, senza ricorrere a livelli gerarchici superiori,
che si risolvono i problemi di interfaccia, operando sempre per perseguire la
soddisfazione del cliente finale, del cliente cioè esterno all’azienda che
riceve il servizio dall’ultimo anello della catena.
Ciascun
responsabile di processo deve sentirsi pienamente responsabile sia del corretto
funzionamento del proprio processo, sia di mettere nelle condizioni di
funzionare correttamente tutti i processi che gli stanno a valle.
Vale
la pena sottolineare infine che è il responsabile del processo fornitore che ha
la responsabilità di “capire” le esigenze del processo cliente e nella
misura del possibile uniformarvisi; infatti solo se queste esigenze saranno
soddisfatte tutti i processi che gli stanno a valle, dal processo contiguo a
tutti gli altri della catena sino all’ultimo anello a contatto con il cliente
esterno potranno raggiungere i loro obbiettivi.
Il Miglioramento
Nelle
schede precedenti si è parlato di come progettare, realizzare ed erogare un
Servizio:
dalla
fase di definizione delle specifiche di qualità (derivate dalle esigenze e
dalle aspettative dei clienti) alla progettazione (definizione e dimensionamento
dei processi concatenati che concorrono a formare ed erogare il Servizio),
all’approntamento del Servizio stesso (costruzione dei processi e verifica che
il sistema così realizzato eroghi un Servizio che realmente soddisfi le
esigenze del mercato).
Si
è poi parlato di come controllare il buon funzionamento del Servizi
dalle verifiche periodiche degli output dei singoli processi che
concorrono alla preparazione ed erogazione del Servizio, agli interventi
correttivi sui processi stessi ogniqualvolta le verifiche sugli output indicano
che la Qualità del processo si sta degradando.
In
questa scheda vengono date indicazioni su come migliorare la Qualità di un
Servizio, sulle attività cioè che è necessario intraprendere per raggiungere
livelli di Qualità del Servizio superiori a quelli ottenuti precedentemente
attraverso la modifica delle caratteristiche di uno o più processi che formano
il Servizio.
Riprendiamo
in considerazione l’esempio già discusso sui tempi di attesa in banca. Si è
vista che quando i tempi di attesa per accedere a9li sportelli superano
mediamente certi valori (per esempio i 10 minuti), 11 responsabile dei servizi
di sala interviene ed attiva, se possibile, altri sportelli. La correzione ha
l’effetto di ricondurre il tempo di attesa dei clienti entro i limiti fissati
dal progetti±La del servizio (10 minuti). E’ importante osservare che
l’attesa di 10 minuti rappresenta la soglia al di sopra della quale il sistema
si mobilita ed avvia il miglioramento azioni correttive per riportare il tempo
di attesa entro 11 limite di 10’, ma rappresenta anche la soglia al di sotto
della quale nulla accade, nessuno interviene perché le attese inferiori a 10’
sono ritenute da tutta l’azienda fisiologiche.
Va
notato tuttavia che la qualità del processo di attesa potrebbe essere
migliorata: intervenendo cioè adeguatamente sul processo i clienti potrebbero
rimanere in attesa per un tempo minore, ovvero potrebbero, a parità di attesa,
“vivere meglio l’attesa stessa per una più equa ripartizione dei tempi di
coda tra tutti i clienti (è fonte di disappunto per un cliente rende~~i conto
che la “fila” da lui scelta avanza più lentamente delle altre!).
Interventi
di questo tipo sono il risultato di una attività di miglioramento della qualità
del servizio e possono essere realizzati solo intervenendo sulla struttura del
processo di attesa.
La
difettosità cronica dei processi
Avviare
un progetto di miglioramento della Qualità significa porsi l’obbiettivo di
aumentare le prestazioni di un processo riducendo la difettosità cronica (il
numero e l’entità dei difetti caratteristici del processo) a livelli mai
raggiunti precedentemente.
Con
riferimento all’esempio precedente, il tempo di attesa massimo (10 minuti) è
una caratteristica del processo di attesa e al tempo stesso la misura della sua
“difettosità", così è infatti vissuto dai clienti della banca.
Un
progetto di miglioramento potrà allora porsi come obiettivo la riduzione (per
esempio del 20%) del tempo medio di attesa dei clienti. Ma un obiettivo di
questo tipo non è certamente ottenibile con interventi dì normale
manutenzione: è necessario riprogettare in misura più o meno ampia il processo
di accesso agli sportelli, operando sulle risorse (interventi di formazione),
sulle procedure (destinazione degli sportelli), sui mezzi (modifiche all’area
destinata al pubblico, modifiche del numero degli sportelli installazione di
apparecchiature tipo Bancomat nell’atrio, ecc.).
Caratteristiche
dei progetti di
miglioramento
Da
quanto si è accennato appare chiaro che il miglioramento della Qualità è in
generale una attività complessa che richiede un impegno significativo di
risorse e di mezzi e l’applicazione di tecniche di analisi e di diagnostica.
Ma
ancor più ed ancor prima è necessario che il management e tutte le persone
dell’azienda siano convinte che è sempre possibile fare qualcosa per
migliorare la qualità affrontando e rimovendo, con perseveranza e caparbia, i
difetti, gli atteggiamenti errati, i disservizi, ecc., cioè le difettosità dei
processi in generale, con le quali si convive.
È
opportuno rilevare che questo tipo di atteggiamento non significa che tutto
debba essere perfetto in ogni momento: significa che non vi devono essere
difetti accettabili e non appena se ne evidenzi uno qualsiasi, si deve
intervenire sul processo per eliminare la causa.
Un
progetto di miglioramento data la complessità ed i costi che comporta, è
sempre avviato dal management dell’azienda che ha la responsabilità di
identificare il problema da affrontare, di costituire il gruppo di lavoro e di
assegnare gli obiettivi: cosa migliorare, in che misura, entro quanto tempo, con
quale budget.
Il
miglioramento non è cioè una attività di routine (come possono essere per
esempio le attività di controllo di un processo); è una attività che mobilita
l’azienda, dal management che la promuove e la organizza a tutti i settori
interessati al programma.
Le
fasi di un progetto di miglioramento.
Per
conseguire risultati positivi, il gruppo di lavoro deve operare secondo uno
schema che riduca al massimo le probabilità di insuccesso:
la
prassi consolidata dalle esperienze accumulate negli ultimi cinquant’anni
prevede che le attività di miglioramento della qualità siano organizzate in
quattro fasi:
1.
fase di definizione del progetto e di organizzazione: questa fase si
sviluppa in due passi operativi; •
identificazione dei problemi, definizione delle priorità, definizione e
descrizione del “progetto di miglioramento”. •
Questo passo iniziale è particolarmente critico. La descrizione del
problema in particolare deve essere presentata in termini concreti, specifici e
quantizzabili (per esempio: tempo medio di attesa in coda per accedere allo
sportello bancario: 10 minuti), inoltre la descrizione non deve contenere
indicazioni preconcette sulle cause alla radice del problema, le indicazioni su
possibili soluzioni, non deve infine contenere accuse verso qualcuno di essere
il responsabile del problema. Questo tipo di informazioni potrebbero infatti
pregiudicare l’esito del lavoro del gruppo di miglioramento. •
scelta dei partecipanti che faranno parte del “gruppo di progetto
miglioramento qualità”. •
Le persone del gruppo sono scelte sulla base delle loro capacità di
contribuire a risolvere il problema e dell’interesse personale a partecipare
alla sua soluzione.
2.
fase diagnostica: è la fase in cui si cercano le cause che provocano il
problema. Si articola in quattro attività: •
analisi dei sintomi: i sintomi sono le manifestazioni visibili del
problema che si vuole risolvere (per esempio la macchina non parte) •
formulazione di ipotesi sulle cause: in questa fase occorre impegnare la
propria creatività e le proprie conoscenze per immaginare i motivi che possono
aver provocato il problema. •
verifica delle ipotesi: una volta elencate deLle ipotesi sulle cause del
problema, esse vanno verificate. •
identificaZione delle cause: in questa fase vengono ordinate le cause
ipotizzate in ordine di importanza in modo da concentrare gli sforzi su quelle
più probabili.
La
fase diagnostica è quella che normalmente si tende a non attuare, si tende cioè
a passare direttamente dai sintomi del problema alla soluzione. Questo non
permette di capire chiaramente la natura e di conseguenza le cause del problema
con il rischio di intervenire su cause non reali.
3.
fase correttiva: è la fase in cui vengono sviluppati i rimedi alle cause
del problema. Il rimedio è una variazione del processo che riduce od elimina
completamente le cause del problema. Questa fase si sviluppa in quattro passi
operativi: •
valutazione di soluzioni alternative:per eliminare la causa del problema
possono essere previste diverse soluzioni, magari caldeggiate in modo diverso
dai partecipanti. Per ottenere la massima efficacia sui risultati occorre quindi
che gli sforzi di tutti siano concentrati su quella o quelle soluzioni che
garantiscono risultati migliori. •
pianificazione delle soluzioni e dei controlli: scelta la soluzione
occorre pianificarne l’applicazione e accertarne l’efficacia. •
determinazione della resistenza al cambiamento: il tentativo di
modificare un processo in atto da tempo farà nascere una certa resistenza al
cambiamento da parte degli addetti, che occorre prevenire ed affrontare,
informando le persone coinvolte sull’opportunità delle modifiche. •
attuazione delle soluzioni e dei controlli: è la fase esecutiva a cui
hanno teso gli sforzi precedenti. Occorre in questa fase non solo eseguire le
modifiche di tipo tecnologico, ma istruire opportunamente gli addetti per
garantire una applicazione corretta delle azioni correttive. e
4.
fase di consolidamento del miglioramento: questa fase si sviluppa in due
passi operativi: •
controllo delle prestazioni del processo modificato •
monitor sul sistema di controllo: verifica cioè che le modalità per
tenere sotto controllo il processo siano efficaci.
Attuato
l’intervento di miglioramento, occorre infine tenere sotto controllo il
processo, per evitare che il sistema degradi ai livelli di difettosità
precedenti.
Il
miglioramento continuo
Quando
un progetto di miglioramento si è concluso se ne dovrà avviare uno nuovo
scegliendo tra i problemi pendenti quello più prioritario: si costituirà un
nuovo gruppo di lavoro e si percorrerà lo stesso cammino descritto
precedentemente.
E
così via, perché
L’ATTIVITÀ
Dl MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ NON DEVE AVERE MAI F1NE.
Tecniche
e strumenti per il miglioramento
A
supporto delle attività descritte nelle fasi del miglioramento, il gruppo di
lavoro utilizza tecniche e strumenti specifici per definire le priorità, per
valutare la situazione corrente e quella successiva all’applicazione
dell’azione correttiva, per raccogliere consensi all’iniziativa del
miglioramento da parte di tutti gli addetti, per presentare dati e risultati in
modo convincente, ecc
Queste
tecniche e questi strumenti saranno descritti in modo dettagliato nelle prossime
schede; qui di seguito ne viene fatto l’elenco con una brevissima descrizione: •
Il lavoro di gruppo: consente
di ottenere i risultati migliori
con la partecipazione attiva di tutti i componenti del gruppo
di miglioramento. •
Il diagramma di flusso: per descrivere in modo schematico un processo
come è nella realtà e per studiare le variazioni che si intende apportare. •
Il rilievo dei dati: descrive le modalità per la definizione dei
parametri significativi di un processo e per una raccolta di dati che è
necessario rilevare per comprendere e studiare l’andamento di un processo
prima e dopo il miglioramento. •
Gli istogrammi: diagrammi a canna d’organo per rappresentare in modo
efficace e convincente raggruppamenti dei dati raccolti. •
L’analisi di Pareto: per determinare le priorità di intervento:
permette di selezionare, tra tutti i problemi individuati i pochi vitali su cui
intervenire. •
Il brainstorming: tecnica per fare affiorare le idee creative e stimolare
la partecipazione dei componenti del gruppo di miglioramento. •
La stratificazione: per fare emergere dai dati raccolti, le informazioni
nascoste. •
Il diagramma causa-effetto: per una rappresentazione grafica ordinata
delle possibili cause all’origine del problema. |
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Ing. Carlo Scaroni
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